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Locande del Sudtirolo: Festa del Raccolto dal 1 Ottobre al 12 Novembre 2017

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Torna anche quest'anno l'appuntamento con le Locande Storiche del Sudtirolo nelle provincia di Bolzano, sono quelle locande storiche che offrono un menù di qualità con un riguardo particolare alla tradizione contadina, la stagionalità e il territorio. 
Per fare conoscere ad apprezzare meglio il loro lavoro organizzano in quest'Autunno 2017 la Festa del Raccolto dove protagonista del menù sono i prodotti di stagione e in questo caso i prodotti che crescono sotto terra come barbabietole rosse, patate, topinambur, radici di prezzemolo, sedano rapa, carote e un’ampia varietà di altri tuberi che saranno protagoniste d'autentiche prelibatezze culinarie, sono più di 30 i ristoranti.
Iniziativa è inoltre collegata alla possibilità di conoscere i prodotti e i produttori locali che verranno a presentare e spiegare il frutto del loro lavoro. 

Tra la trentina di ristoranti ho selezionato:

Albergo Ristorante Tschögglbergerhof, San Genesio Atesino T. +39 0471 354119
Risotto con radici di prezzemolo e trota affumicata
Ravioli di patate con porro e formaggio di montagna
Costolette di agnello con fagioli, pomodori secchi e crema di topinambur

Hotel Ristorante Oberraindlhof, Senales (Val Senales) T. +39 0473 679131
Canederli di rapa rossa su carpaccio di barbabietola rossa e fonduta di formaggio
Vellutata di sedano con tortelli ripieni di trota affumicata
Gnocchi di patata integrali alla salvia e speck

B&B Ristorante Sigmund, Merano T. +39 0473 237749
Canederli di rapa rossa alla spuma di rafano
Zuppetta di carote allo zenzero con salmerino alla brace
Flan di patate con salsa al parmigiano e gelato allo speck

Albergo Ansitz Fonteklaus, Chiusa (Val Isarco) T. +39 0471 655654
Vellutata di navone con chips di patate dolci
Grigliate mista di rape con filetto di manzo delle Odle
Rosticciata alla contadina con cavolo cappuccio e insalata di speck

Hotel Ristorante Gasserwirt, Chienes (Val Pusteria) T. +39 0474 565389
Bistecca di patate Majestic con porcini e salsa Crosney
Tagliolini al ragù di capriolo con julienne di ortaggi a radice
Gnocchi dolci di patate e castagne con semifreddo ai gusti dell'autunno

Per maggiori informazioni: Locanda Sudtirolese


Jalisco, la magia del Messico

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Questa volta voglio portavi a conoscere un altro Messico, dalle destinazioni più conosciute del Golfo del Messico e del Mare dei Caraibi, voglio portavi nello stato di Jalisco sull'Oceano Pacifico.
Pochi sanno che tutto quello che universalmente noto e associato alla cultura messicana è originario di Jalisco, come la musica ranchera, i mariachi, la tequila, il jaripeo, la charraedas (rodeo messicano), un bacino culturale ricco che mescola le diverse culture di provenienza dei suoi abitanti a quelle delle comunità indigene di Huichols e i Nahuas, che vivono sul Lago Chapala e nella zona di Puerto Vallarta, la destinazione più conosciuta dello stato di Jalisco.
Potrei avere mille parole per descrivere lo stato di Jalisco ma preferisco fare parlare i video, i colori gli spazi, il cielo e la terra; grazie ai droni le immagini delle località turistiche sono rivoluzionate si hanno delle prospettive reali e affascinanti

Jalisco Mágico from Luis Gerardo Hernandez on Vimeo.


Per un viaggio a Jalisco le mete più note sono :
Puerto Vallarta con le magnifiche spiagge di Los Muertos, Conchas Chinas, Las Glorias, Mismaloya, Punta Negra e Playa de Or.
La zona di Costaalegre per le sue spiagge più naturali e poco frequentate di Melaque, Barra de Navidad, Tenacatita, Punta Perula, Chamela, Careyes, El Tecuán e El Tamarindo. A Majahuas c'è il famoso santuario della tartaruga marina in cui i visitatori possono liberare nuove tartarughe in mare e guardarle nuotare via .
Per l'ecoturismo il Lago Chapala il più grande lago Messicano e le regioni montuose di Sierra de Tapalpa, Sierra del Tigre e la Sierra del Halo con le località più note di Tapalpa sede della prima fabbrica della carte in Messico e Mazamitla, fondata dagli atzechi, una delle città messicane considerate del pueblo magico per il loro interesse storico e naturale .

Soy Jalisco from Alberto Romero on Vimeo.


Nel secondo video un invito a guardare i volti delle persone che sono il biglietto da visita di una località turistica.
Quello che rende lo stato di Jalisco noto in tutto il mondo è la produzione di Tequila, solo il distillato dalla pianta di agave blu può chiamarsi Tequila, mentre per esempio nel resto del Messico viene realizzato Meczal, ottenuto da agave angustifoglia. All'origine d'entrambe, un distillato che veniva ottenuto dagli atzechi attraverso la fermentazione del succo d'agave e che oggi è divenuto simbolo di cordialità e convivialità della popolazione di Jalisco e di tutto il Messico.

Roca Patrón Tequila: Taste How It’s Made from Patrón Tequila on Vimeo.


Un altra bevanda molto conosciuta di Jalisco è il Ponche de Granada, ottenuto dai chicchi di melograno, con aggiunta di acqua, zucchero, aguadiente di vino di palma e limone.

Cocineras Mexicanas 4to Encuentro regional de comida tradicional y popular Jalisco 2017 from Pornocomida on Vimeo.



Un altro punto a favore di Jaliscoè la sua cucina ricca di pesce e frutta tropicale, è lo stato più famoso per la produzione d'avocado e vanta la ricetta originale di uno dei più buoni guacamole nel mondo.
Consiglierei d'iniziare dal Mercato Munipale di Puerto Vallarta per conoscere meglio la frutta e la verdura ma anche i formaggi, i dolci, ricordate Puerto Vallarta è il nirvana della cucina, dalle bancarelle che vendono tacos ai venditori di  spiedini di gamberi e pesce, che vi offriranno le loro delizie direttamente sulla spiaggia, passando per gli eleganti ristoranti gourmet, nascosti tra le colline, che godono di magnifiche viste sulla baia.
I ristoratori di Puerto Vallarta ogni anno, a metà di novembre, organizzano un festival gastronomico della durata di dieci giorni, che si chiama Festival Gourmet Internacional. Durante questo festival, rinomati chef provenienti da ogni parte del mondo collaborano con i cuochi della cucina locale per creare piatti molto raffinati con uso d' ingredienti locali dal pesce alla frutta e verdura come avocado, pomodori e cipolle alle spezie ed erbe aromatiche in particolare le diverse varietà di peperoncino.
Come arrivare a Jalisco:l'aereo in questo caso è il vettore più consigliato, non ci sono al momento aerei diretti, da Milano partono diverse compagnia la Delta Air  prevede due scali prima ad Amsterdam, poi ad Atlanta e poi si arriva a Puerto Vallarta, mentre Aeromessico partendo da Milano Malpensa fa scala a Madrid e Città del Messico il costo andate e ritorno è di più o meno 1000 euro a secondo della stagionalità.
Dove alloggiare a Jalisco (Jalepa e Puerto Vallarta): 
Verana, Yalepa, siamo a sud di Puerto Vallarta in un luogo isolato, più che un eco lodge è una residenza con piccole alloggi nel verde della foresta con una vista sulla baia di Banderas, un luogo di grande fascino è possibile arrivarci in barca l'hotel dispone di un proprio approdo sul mare (45 minuti da Puerto Vallarta).
Casa Bahia Bonita, luogo di relax in prossimità della spiaggia di Yalepa, offre per chi lo desidera escursione alle isole Mariette, possibilità di sport nautici e sport estremi come il parapendio.
Eloisa Hotel, un piccolo hotel nella parte storica di Puerto Vallarta che si distingue per il rapporto qualità prezzo.

Amsterdam: Dutch Master from the Hermitage, il ritorno di Rembrandt

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L'autunno è il periodo dedicato alle Mostre d'arte, tra le destinazioni più interessanti sicuramente c'è Amsterdam, dove è stata recentemente inaugurata la mostra Dutch Master from Hermitage alla filiale del Museo Hermitage.
La mostra riporta in patria dopo più di due secoli i dipinti dei pittori olandesi della cosiddetta età dell'oro acquistati dallo Zar Pietro il grande e dagli altri membri della Famiglia Reale Russa ed esposti negli ultimi anni a San Pietroburgo.
Sono ben 67 dipinti di 51 artisti olandesi diversi, un occasione per ammirare senza dovere andare a San Pietroburgo, 67 dipinti di cui si può completare la visione artistica del XVII° secolo, il periodo più importante nella storia dei Paesi Bassi, tra i dipinti spiccano 6 opere di Rembrandt tra sui un ritratto della moglie Saskia.
Un occasione per visitare il Museo della casa di Rembrandt, Museum Het Rembrandthuis, in Jodenbreestraat 4, si tratta proprio della sua casa ristrutturata e arredata con oggetti dell'epoca, il museo contiene ben 250 stampe di Rembrandt, più diverse opere dei suoi allievi più conosciuti.
Sebbene i lavori di Rembrandt possono essere trovati in diverse gallerie importanti in giro per il mondo. La più grande collezione su questo artista si trova al Rijksmuseum di Amsterdam. Tra i lavori ci sono De Nachtwacht (Guardia notturna) e Het Joodse Bruidje (La sposa ebrea), il dipinto De Nachtwacht fu rrealizzato al primo piano dell’odierno NH Doelen Hotel, il più vecchio albergo di Amsterdam.
Non si può non fare un salto a Rembrandtplein (piazza Rembrandt) prima conosciuta come Botermarkt (mercato del burro), uno dei luoghi più popolari, a vigilare sui passanti c’è una statua in ferro di Rembrandt, ritratto per intero. 
La città di Amsterdamè una delle destinazioni europee più in voga da sempre, capace d'unire storia, arte, moda, design e leisure che attira milioni di visitatori l'anno.
Per arricchire la visita consiglio di fare un salto il sabato presso in Noordermarkt, il mercato con prodotti da agricoltura biologica, formaggi, torte fatta in casa, frutta, verdura, ortaggi delle fattorie intorno ad Amsterdam.
Da poco tempo uno delle attrazioni della città è il Foodhallen mercato di cibo al coperto, potete trovare qualsiasi tipo di bancarella con specialità di tutto il mondo, come il pane appena sfornato, carne e pesce di prima scelta per una ristorazione veloce ma di qualità.
Arrivare a Amsterdam: più comodo è l'aereo le principali compagnie collegano Amsterdam con le principali città italiane come Vueling, Easyjet, Klm  il tempo del viaggio è di circa 2 h, l'aeroporto di Amsterdam è a Schiphol, che è collegata con il treno con la città di Amsterdam. 
Arrivare a Amsterdam in treno: la linea più veloce da Milano è passare su Parigi dall'arrivo alla Gare de Lyon, ci si sposta alla Gare Paris Nord il tempo di percorrenza con il cambio è di 13h.
Muoversi ad Amsterdam: consiglio acquisto della tessera che permette di circolare su tutti i mezzi pubblici e vedere le principali attrazioni o solo la tessera per i mezzi pubblici di 24, 48, 72 ore per informazione GVB, Si possono noleggiare le biciclette con molta facilità in ogni quartiere è un modo molto "olandese" di vedere la città.
Per informazioni :Iamasterdam, Hermitage Amsterdam ( Per le prime due foto si ringrazia Hermitage Amsterdam per la condivisione)

47° Mostra Mercato del Tartufo Bianco a San Miniato (PI): 11-12, 18-19, 25-26 Novembre 2017

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Tra gli appuntamenti più golosi d'autunno c'è la Mostra Mercato del Tartufo Bianco a San Miniato in Toscana. 
Siamo sulla strada che da Firenze porta al mare verso Livorno, a metà strada in Provincia di Pisa si trova San Miniato, che conserva intatto il suo fascino di borgo antico inserito in un contesto paesaggistico unico . 
Si respira aria di storia, arte, di botteghe, di caffè, di ristoranti, un misto di luoghi d'arte, luoghi dello spirito e luoghi del piacere culinario.
Come ogni autunno i tre fine settimana di novembre sono caratterizzati dalla grande fiera dedicata al pregiato tartufo bianco.
Si inizia sabato 11 novembre, alle ore 12, quando si darà il simbolico via libera all’apertura degli stand dislocati nelle piazze storiche di San Miniato, l'evento prosegue la domenica 12 e nei weekend 18 e 19, 25 e 26 novembre.
Non solo tartufo bianco ma saranno presenti tutti i prodotti del territorio, il vino dei Vignaioli di San Miniato, l’olio extra vergine d’oliva, i prelibati salumi, i dolci tipici locali, formaggi come i pecorini ed altri prodotti della filiera corta.
Un occasione per conoscere questo affascinate borgo antico con la Cattedrale di Santa Maria dell'assunta e San Genesio Martire, la Chiesa del Santissimo Crocefisso, il Palazzo Vescovile, Il convento di San Francesco, Palazzo Comunale, la Rocca di Federico II, Palazzo Grifoni, Conservatorio di Santa Chiara, sono solo alcune dei luoghi che è possibile apprezzare.


Si ringrazia Stefano Giorgetti per la condivisione del video dal canale you tube

Come arrivare a San Miniato: i treni regionali fermano alla stazione di San Miniato Fucecchio siamo sulla linea Firenze - Pisa da Firenze Santa Maria Novella circa 30 minuti, la stazione si trova nei presi di San Miniato basso, diversi pullman della Pisa Cttnord portano a tutte le destinazioni per San Miniato Alto Autobus 320.  
Dove dormire a San Miniato: il fascino di un palazzo Medioevale nell'Hotel Miravalle a San Miniato Alto, con una magnifica vista delle colline.
Dove mangiare a San Miniato alto : non mancano le buone locande  dove potere gustare il tartufo bianco che si apprezza bene nelle ricette tradizionali come le uova al tegamino o ai classici tagliolini all'uovo, si segnala il raffinatoPepe nero, con Tortelli ripieno di parmigiano liquido con tartufo bianco e petto d'anatra affumicato, baccalà mantecato al tartufo con salsa di cozze e porri croccanti, oppure  Osteria l'Upupa.  
Per saperne di più sulla 47° Fiera del Tartufo Bianco di San Miniato (Pisa): San Miniato Promozione

Dimenticare l'inverno: Olhão, Portogallo (Frutti di mare, Barrio Barreta, Folar)

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Mio nonno che era un lupo di mare diceva che per dimenticare l'inverno bisogna sentire parlare portoghese, cosi per lasciare il freddo e il brutto tempo di questi giorni vi voglio portare con me in questo viaggio virtuale verso Olhão, nella regione d'Algarve nel Sud del Portogallo.
In questi giorni le temperature sfiorano i 20°, c'è ancora sole ma è difficile che durante l'inverno le temperature scendano sotto i 16°, un clima mite sembra di stare in primavera, ci sono 300 giorni di sole all'anno assicurati in Algarve.
Olhão noto in tutto il Portogallo per il pesce ma in particolare per i frutti di mare come le cozze e le vongole, provenienti dal Parco dell'estuario del Ria Formosa, che potete trovare in vendita al Mercato de Olhão, direttamente sul mare, c'è un grande spazio dedicato al pesce, tutto freschissimo e d'ottima qualità, questa zona dell'Oceano Atlanticoè molto ricca di pesce.
Non sono poco coloro che sia da tutto il Portogallo e dalla Spagna arrivano ad Olhao per mangiare le cozze, le vongole, la zuppa di pesce, il riso con i cannolicchi ma anche le più semplici alici, sarde, il tonno, i gamberi.
Ad attirare l'attenzione sono proprie le case dei pescatori, nel quartiere di Barreta, edifici a forma di cubo, risalenti al XVIII° secolo, sono racchiuse tra strade strette e tortuose d'aspetto che richiama i paesi del Nord Africa.
Sono case bianche, con terrazze moresche e modanature con bordi grigi e blu, decorate in molti casi da magnifiche ceramiche colorate,  che sono l'orgoglio della città. Il Barrio Barreta si trova proprio nella zona vicino al mercato della città. Le case oltre che per la loro forma geometrica sono caratterizzate dalle terrazze sul tetto, belvedere, piccole vedette, torri e balconi, che i cittadini di Olhao sono determinati a preservare  come facente parte della loro cultura e stile di vita.

One lovely morning in Olhão, Portugal from Johan Reitsma on Vimeo.


La terrazza sul tetto sono una chira influenza marocchina, una caratteristica comune delle case lungo la costa dell'oceano Atlantico, lo scopo non è solo la vista panoramica ma avere un luogo dove poter seccare il pesce e la frutta, le tecniche di conservazione più economiche.
Olhão non guarda solo il mare, bisogna volgere lo sguardo anche verso la terra ferma, una terra ricca di frutta e verdura grazie ai sistemi d'irrigazione introdotti dagli arabi, che hanno insegnato come preservare una risorsa molto importante come l'acqua, cosi il paesaggio è caratterizzato da muri di pietra e chiuse costruite in fiumi o torrenti, servono a trattenere, sollevare e deviare l'acqua destinata all'irrigazione.
La caratteristica del paesaggio agricolo sono le norie, un sistema di ruote idrauliche per sollevare l'acqua, in portoghese 'cegonha' , che permette all'acqua di essere prelevata da pozzi e fiumi, abbassando e sollevando un secchio meccanicamente.



Il consiglio è quello di provare il dolce tipico di Olaho: Folar. Si tratta di un dolce che tradizionalmente si regalava alla madrina della bambina per la cresima, è composto diversi strati di pasta lievitata alternati con caramello, cannella e succo d'arancia, da Anabel Rita il migliore dolce della città. 
Sono tante le cose che si possono fare anche in autunno e inverno, le escursioni in barca nelle isole del Parco Naturale di Ria Formosa come isola di Culatra, che divide Olhao dall'Oceano, ci sono delle ottime spiagge e percorsi naturalistici ben segnalati.
Si può inoltre con la rete degli autobus e la rete ferroviaria visitare tutte le altre località dell'Algarve come Faro, Albufeira, Portimao, Lagos.

Come arrivare a Olhão: la città è molto vicina a Faro, dall'aeroporto di Faro a Olhão, sono circa venti minuti d'auto. Per arrivare a Faro ci sono i voli della Tap Portugalche fanno sosta a Lisbona, circa 5h il viaggio. Si può arrivare ad Olhào da aeroporto Faro con il bus 4 euro e dalla Stazione Ferroviaria di Faro con il treno regionale 1,40 euro in dieci minuti.
Dove alloggiare a Olhão: uno dei luoghi più affascinati è il Bed and Breakfast ConventoOlhao, un vecchio edificio ristrutturato dove una volta vivano le ragazze nubili che lavoravano al conservificio per la lavorazione del tonno e delle alici sott'olio.
Per saperne di più : Visit Algarve, Visit Portugal

Dimenticare l'inverno: Chefchaouen (Marocco), la città blu

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Quando si parla di città blu a tutti viene in mente la città di Jodhpur in India nel Rajastan, ma c'è una città dalle vie e dalle case di colore blu anche nel Mare Mediterraneo in Marocco, si chiama Chefchaouen a sole due ore da Tangeri.
Incredibile ma da lontano le due città Jodhpur e Chefchaouen sembrano avere più di un punto in comune, nonostante siano distanti di 7.000 km, sono state fondate entrambe nel XV° secolo . Il colore blu è dato dal solfato di rame che mescolato alla calce diventa blu che secondo le usanze del luogo rende le case fresche e tiene lontane zanzare e termiti.
La città di Chefchaouen ricorda molto l'Andalusia perchè è stata fondata da esuli andalusi, arabi, ebrei e dalla comunità berbera dei Ghomara, si possono trovare gli elementi architettonici delle città andaluse come le viuzze ciottolate irregolari, i giardini chiusi, i tetti in tegola, i balconi pensili.
La città ha conservato parte del suo aspetto originario della Medina perchè per molti anni è stata considerata città santa e l'ingresso dei stranieri era proibito.
Ha fatto parte del territorio del Marocco Spagnolo fino al 1956, pertanto non deve sorprendere che oltre l'arabo la lingua più parlata è lo spagnolo.
Sono proprio i spagnoli i principali visitatori per le feste di Natale di Chefchaouen attirati dalle miti temperature invernali, dagli artigiani di capi in lana, mobili in legno di cedro, ceramiche, tappeti.
Dal punto di vista culinario la città è famosa per i forni collettivi dove sia panettieri che massaie vanno a cuocere il pane, la cucina locale di cous cous preparati con  il pesce, la carne e le verdure che vede nell'olio d'oliva ingrediente di qualità, inoltre sono molto famosi nella zona i formaggio di capra freschi e con breve stagionatura.
Un autentica esperienza locale il mercato misto di frutta e verdura e artigianale del lunedì e del martedì mattina sulla Chari Al Khattabi. La località vi stupirà perchè è un Marocco diverso da quello che in genere si conosce, un Marocco a ritmo lento, di comunità che si integrano.
Il Marocco grazie alla sua posizione geografica offre la possibilità di passare un autunno e un inverno con delle temperature più miti.
Questa zona nord del Marocco che si affaccia sia sull' Oceano Atlantico che sul Mare Mediterraneo ha in Tangeri la città più interessante dal punto di vista turistico per tutto l'anno la località balneare di Tamouda Bay in Marina Smir, con Hotel Banya Tree Tamouda Bay.  
Cosa vedere a Chefchaouen: La Medina e la Kasbah hanno un atmosfera unica, un luogo ideale per fare fotografie ma più affascinanti sono le cascate d'Akchour, la principale destinazione di trekking del Nord del Marocco, i monti del Rif, offrono percorsi escursionistici nel corso di tutto l'anno .
Come raggiungere  Chefchaouen, le città è fuori dai grandi circuiti turistici le città più vicine sono sono Tangeri (100 km) e Tetouan (60 km ), ci sono taxi privati che portano a Chefchaouen in un'ora massimo due. 
Dove alloggiare a  Chefchaouen: dormire in una casa tradizionale Casa Perleta, Hotel Riad Casa Hassan, o in alternativa Lina Riad and Spa,  



Chefchaouen The Blue Pearl - Vacheron Constantine from Jamie Muir Films on Vimeo.

Milano, 10° Re Panettone 2017, 25 e 26 Novembre

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La tradizione vuole che il panettone sia nato per il matrimonio tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, per celebrare questo dolce rinomato in tutto il mondo a Milano si celebra  Re Panettone, rassegna dedicata al più celebre dolce di Natale che oramai è divenuto patrimonio gastronomico di tutta l'Italia.
Solo due giorni il 25 novembre e il 26 Novembre, in via Oropa 15 a due passi dalla Fondazione Prada si possono trovare quarantacinque pasticcerie artigianali selezionate per presentare le ultime tendenze del settore.



L'evento Re Panettone vuole stimolare la crescita della domanda verso un panettone di qualità, si possono acquistare panettoni da pasticceria al prezzo di 25 euro al chilo, sono previsti momenti d'intrattenimento con percorsi didattici su come  imparare i segreti del panettone, una giuria di esperti assegnerà il  miglior panettone, il miglior panettone lievitato innovativo, il miglior panettone “fatto in casa”, conversazioni e discussione in tema di Panettone.



I miei migliori panettoni preferiti:
Pasticeria Caffeteria Mamma Grazia, Nocera Superiore (SA): Panettone farcito con cubetti di mela, fragoline di bosco e arancio semi candito ricoperto con cremoso alla nocciola con coriandolo di cioccolato.
Fornai Ricci, Montaquila (IS); Panettone con carota, barbabietola, arancia e limone, Panettone all'olio extra vergine d'oliva, Panettone alle Amarene.
Giubea, Sarzana (SP), Panettone Frutti di bosco, farina di segale e miele di castagno
Pasticceria Gerri Caffe de Soir, Agnone (IS): Panettone pan d'arancio, Panettone con mela zitella
Fabbrica Orobia 15, Via Orobia 15, Milano
Sabato dalle 10 alle 2 di notte
Domenica dalle 10 alle 19

Dimenticare l'inverno: Palermo (il percorso Arabo Normanno e i Mercati Storici)

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La città di Palermoè una delle mete preferite dai turisti durante il periodo estivo, ma la città ricca di percorsi d'arte, di cultura e storia può essere un ottima meta anche durante le stagioni d'autunno e d'inverno, difficilmente le temperature scendono sotto i 15 gradi durante il giorno, che è la temperatura media diurna della città nei mesi  più freddi di Dicembre e Gennaio.
Il percorso che personalmente suggerisco è quello denominato"Arabo Normanno" che coincide con lo lo sviluppo dell'importanza di Palermo. Nel IX° secolo la Sicilia, provincia dell'Impero Romano d'Oriente (Impero Bizantino) venne conquistata dagli Arabi e furono proprio gli Arabi a spostare la capitale da Siracusa a Palermo.
Influenza degli Arabi nella cultura siciliana ha lasciato delle tracce ancora oggi non solo nelle testimonianze architettoniche ma nell'economia e nella cultura della vita di tutti i giorni.
Sono gli arabi che introdussero a Palermo gli agrumi la fama della Conca d'oro deriva il nome proprio da quel periodo, agli arabi si succedettero i Normanni (popolo vichingo originario della Danimarca e della Norvegia) che arricchirono e trasformarono le moschee in chiesa ed edifici pubblici.
Forse questo è stato il periodo in cui la città di Palermo si trova per importanza al centro del Mediterraneo, la centro del Mondo.
Il percorso Arabo Normanno della città inizia a Porta Nuova con il Palazzo Reale e la Cappella Pelatina ritenuta tra le chiese più belle del mondo, si prosegue con la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti che ancora oggi vista da lontano sembra una moschea, si prosegue sulla via Catalafimi con la Cattedrale di Palermo, ricchissima di storia, si prosegue per le la Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio meglio nota come la Martorana, che appartiene all'eparchia di piana degli albanesi si officia la liturgia per gli italo albanesi residenti in città (magnifici i mosaici bizantini), si prosegue con l'adiacente la Chiesa di San Cataldo, una corsa in autobus n 124 per andare a vedere  il Castello della Zisa, concepito come residenza estiva del Re, si ispirava alle Residenze con giardini dei  Palazzi del Regno di Persia, ancora oggi interessante il sistema d'areazione che garantisce un ambiente fresco nella stagione estiva.
Palermo offre molto anzi moltissimo dai Mercati Storici di Palermo:
- il mercato di Vucciaria prima di tutto in Piazza Caracciolo, vicino la via Roma, impresso nelle tele di Guttuso, illuminato a giorno da lampade per esaltare la freschezza del pesce e della carne; 
- il mercato di Ballarò nel quartiere dell'Albergheria, caratterizzato dall'offerta del pesce dalla più comune Sarda e Alice al pesce più richiesto e simbolo della pesca del mare siciliano il Pesce Spada; 
- il mercato Capo di Porta Carini rinomato storicamente per erbe selvatiche commestibili che si raccoglievano nei monti sopra Palermo ma anche per la verdure come spinaci, carciofi, melanzane e frutta come gli agrumi, in particolare in questo periodo mandarini e clementine.



Per le feste di Dicembre Palermo vi attende con la festa dell'Immacolata 8 Dicembre con la popolare processione, la Palermo Street Food Fest dal 7 al 17 Dicembre e la Mostra a Palazzo Reale Sicilia Gran Tour acquerelli sul viaggio di Goethe in Sicilia.

Arrivare a Palermo in aereo:  da Milano con Easyjet sui 100 euro a/r a secondo delle date di partenza
Arrivare a Palermo in treno:  da Milano con Trenitalia solo andata partenza 5,30 del mattino arrivo 19,10 a 120 euro circa.
Arrivare a Palermo in nave: Palermo è collegata a Genova (tutti i giorni), Livorno (mar., gio., sab. in direzione Palermo; mar., mer., ven. in direzione Livorno), Civitavecchia (lun., merc., ven. in direzione Palermo; mar., gio., sab. in direzione Civitavecchia), da Grandi Navi Veloci; a Salerno da Grimaldi Ferries; a Civitavecchia e Napoli da Snav; a Napoli e Cagliari da Tirrenia
Da Genova 150 euro solo andata a seconda della scelta della cabina si parte alle 23,00 e si arriva il giorno seguente dopo 20 h di viaggio.
Dormire a Palermo Bed and Breakfast: Palazzo Cannata, Chez jasmine, Le terrazze bb, Palazzo Prestipino



Architettura arabo-normanna a Palermo e Monreale from Giuliana Flavia Cangelosi on Vimeo.





Incontrare l'inverno: San Pietroburgo

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Dall'inverno c'è chi scappa ma c'è anche chi apprezza la magia che la stagione invernale è in grado d'offrire. Una delle destinazioni più affascinanti in Inverno è sicuramente la Città di San Pietroburgo in Russia, una delle città russe più vicine all'Europa.
Città nativa di Vladimir Putin, è stata fondata nel 1703 da Pietro il Grande, alla foce della Neva, è un colorato gioiello architettonico barocco,  meta culturale ideale in tutte le stagioni ma è l'inverno che secondo il mio modesto parere con il fiume è coperto da ghiaccio e la neve che copre i giardini, che la città si colora di una luce e di un atmosfera unica.
La città è una vera e propria scoperta culturale della a iniziare da quello dal complesso del Museo dell'Hermitage, costruito da Caterina II nel XVIII° secolo, per ammirare le opere dei più grandi artisti europei come Pieter Paul Rubens, Rembrandt della scuola fiamminga, Leonardo da Vinci e Paolo Veronese, in 400 sale suddivise in tre livelli.
La visita culturale può continuare nella Fortezza di Pietro e Paolo, voluta da Pietro il Grande, per difendere la città sul fiume Neva dai Svedesi, la Prospettiva Nevsky, la cattedrale  Nostra Signora del Kazan,
Spostarsi a San Pietroburgo niente di meglio della metropolitana non è ricca e varia come quella di Mosca ma alcune stazioni sono un gioiello di design come Sportivnaya, stazione di Ploshchad Vosstaniya, viaggerete nel tempo e nell'arte!
A a soli 25 km da San Pietroburgo,  c'è la cittadina di Pushkin per una visita delle sue due residenze imperiali: il Palazzo di Caterina e il Palazzo di Alessandro.
Il Palazzo di Caterina: Questo gioielli architettonici di stile barocco è stato costruito nel 18 ° secolo dall'imperatrice Elisabetta I che dà il nome del palazzo in onore della madre, merita una visita per gli splendidi specchi, sculture e dipinti che arredano le stanze-
Dallo stile Barocco del Palazzo di Caterina allo stile neoclassico con il Palazzo d'Alessandro, questo palazzo è stato la residenza principale di Nicola e della sua famiglia. Attualmente è un museo dedicato alla storia della famiglia dei Romanov.
Come arrivare a San Pietroburgo in treno: per arrivare in treno dall'Italia bisogna raggiungere Mosca dall'Italia passa il treno Nizza - Mosca delle Ferrovie Russe, ferma a Genova, Milano, Verona, Bolzano, il viaggio dura circa 2 giorni, San Pietroburgo dista da Mosca 650 km, i treni normali impiegano circa 8 ore mentre i treni veloci  Sapsan che partono da Moscow Leningradskiy impiegano circa 3,50 h.
In alternativa San Pietroburgo è collegato con la ferrovia con Stoccolma, Helsinki, Berlino,Varsavia, Vienna e Praga, quest'ultimo parte alle 18,22 del sabato e arriva a San Pietroburgo alle 7,23 del lunedi.
Arrivare a San Pietroburgo in aereo: la città di San Pietroburgo è collegata con le principali aeroporti italiani con più compagnie aeree al costo di circa 400 euro per a/r a seconda del periodo.
Dove alloggiare a San Pietroburgo: interessati i mini hotel degli alberghi di piccole dimensioni in posizione centrale nel centro storico e che offrono tutti i servizi base dal wi fi alla prima colazione, comeBelvedere Nevsky Mini hotel. Interessanti per i più giovani anche i Hostal di cui segnaliamo il centralissimo Graffiti Hostelnei pressi delle fermata metropolitana di Ploshchad Vosstaniya.
Dove mangiare a San Pietroburgo: una destinazione globale che negli ultimi anni si è arricchita di un offerta gastronomica da tutto il mondo, cinese, giapponese, italiano e francese, sono pochi i ristoranti tradizionali dove mangiare la cucina russa fatta di zuppe, con la zuppa di barbabietola e pesce in particolare il salmone, storione e aringhe. tra i ristoranti più tradizionali: Palkin, Arka, AbriKosov, Baku, Russian Fishing.
Per saperne di più: Visit Petersburg






Andare a sciare in treno in Italia

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Quest'anno c'è abbondanza di neve in montagna per gli amanti degli sport invernali è più facile farsi tentare da qualche giorno di vacanza.
Lo spostamento in auto è sicuramente comodo ma a volte è una fonte di forte stress e nervosismo oltre che d'inquinamento, tuttavia ci sono molte località che sono accessibili comodamente in treno, in poco tempo è facile passare dal treno, alla cabinovia e essere sulle pista da sci.
Negli ultimi è cresciuta una filosofia slow green cosi molte destinazioni si sono attrezzate a ricevere gli ospiti che arrivano in treno:
Alto Adige
La migliore destinazione in questo senso, in quanto utilizza la linea del Brennero, che collega Milano, Bologna, Roma e Venezia con le grandi citta del Nord Europa come Monaco, Berlino e Vienna
Inoltre il sistema Alto Adige di trasporto provinciale integrato con Mobil Card Alto Adige permette di raggiungere in modo capillare tutte le località. 
La provincia di Bolzano dispone  di due linee ferroviarie locali la ferroviaria della Val Pusteria che collega la stazione ferrovia per il Brennero di Fortezza con la Val Pusteria  e la ferrovia della Val Venosta che da Bolzano, Merano porta a Malles.
Le stazioni sciistiche più facilmente raggiungibili sono :
Val Gardena (Bolzano)
In treno fino a Bolzano e poi un comodo pullman raggiunge le stazioni sciistiche di Ortisei, Santa Cristina, Selva, per coloro che si fermano in queste località c'è un servizio ski bus che da tutte le frazioni portano all'ingresso degli impianti di risalità.
Dalla stazione ferroviaria di Bressanone, lo skibus 321 S1 porta alla Cabinovia Plose in 20 minuti
Dalla stazione di Fortezza, dove si cambia treno in direzione Val Pusteria, ci si può fermare nelle stazioni di Dobbiaco, San Candido e Versciaco / Monte Elmo. 
Plan di Corones (Bolzano)
Dalla stazione di Fortezza, dove si cambia treno in direzione Val Pusteria, stazione Perca/ Plan de Corones, interscambio tra la stazione del treno e la stazione sciistica grazie alla nuova telecabina Ried, che vi porta fino al Plan de Corones. Info: Skipistertalexpress

Trentino:  
Val di Sole  (Trento)
Con il Dolomiti Express, il treno che trasporta gli sciatori dalla stazione di Trento in poco più di un’ora si raggiunge la Val di Sole alla fermata di Daolasa, da qui in 12 minuti si arriva a quota 2.000, al cospetto delle Dolomiti di Brenta, nel cuore del carosello sciistico Folgarida, Marilleva, Madonna di Campiglio, con 150 chilometri di piste da sci a disposizione.
Per incentivare uso del treno il parcheggio alla Stazione di Trento Malè Mezzana è gratuito, per informazioni TTesercizio

Friuli Venezia Giulia: 
Tarvisio (Udine)
Sulla tratta ferroviaria: Udine - Tarvisio, si scende alla stazione ferroviaria di Tarvisio Boscoverde (a circa 4 km dal centro cittadino) è collegata con diverse corse giornaliere a Udine, Trieste e Venezia in Italia e Villach, Klagenfurt; Graz in Austria. I trasporti transfrontalieri sono assicurati dal progetto Micotra che collega Udine a Villach con connessioni per Vienna, Salisburgo e Monaco.
Dalla stazione di Tarvisio Boscoverde uno skibus urbano giornaliero porta alla cabina Camporosso che conduce sul Monte Lussari al centro delle piste del comprensorio.

Valle d'Aosta :
Pila, Aosta
Dalla linea ferroviaria Milano/ Torino Chivasso/Aosta, nella stazione ferroviaria d'Aosta si raggiunge a piedi la partenza della cabinovia Aosta Pila attraverso un sottopassaggio pedonale, il percorso in cabinovia da otto posti dura 20 minuti circa. Per il sabato e la domenica di Febbraio e Marzo è prevista un servizio la sera di navetta gratuita che collega Aosta con Pila.

Piemonte : 
Bardonecchia (Torino)
In treno la località si trova sulla linea internazionale Milano Parigi di cui Bardonecchia è l’ultima stazione italiana. Dalla stazione di prosegue per via della Vittoria dove si trovano gli impianti di sci Colomion.
Da Torino a Bardonecchia 1,30 h al costo da 7 euro
Da Milano a Bardonecchia 2,40 h al costo da 40 euro con cambio a Torino Porta Nuova
Da Torino collegamento giornalieri con cambio a Fossano circa due ore per euro 8,70.
Da Cuneo c'è il treno regionale con 40 minuti con euro 3,55
Attualmente la linea che collega Ventimiglia con Limone Piemonte e sospesa a causa di lavori, è previsto una sostituzione con autobus.

Consiglio sempre per tutte le località di seguire i link e verificare gli orari di partenza e arrivo.

Dimenticare l'inverno: Nizza, Costa Azzurra

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Una delle mete più ambite per dimenticare l'Inverno è sicuramente la Costa Azzurra, con Nizza come centro di riferimento. Nell'800 la nobiltà russa veniva a svernare a Nizza, tutt'oggi c'è un treno che collega Mosca con Nizza, ma l'Italia del Nord è più vicina a Nizza rispetto a Mosca, ci si può concedere un fine settimana o una settimana di relax per dimenticare l'invero in Costa Azzurra con temperature più miti.
Se d'estate è il mare ad attirare maggiore attenzione d'inverno sono i percorsi culturali come le Chiese e i Musei (il Museo Matisse, Museo Chagall, Museo Museo d'arte moderna) le gallerie d'arte comtemporanea come (Ville Arson, Galerie Depardieu, Galerie de la Marine).

Ad attirare molti visitatori sono gli eventi come Natale a Nizza, il Carnevale e i mercati della città da quelli di frutta e verdura, del pesce e dell'antiquariato.


La mia attività preferita è camminare direttamente sulla passeggiata a mare, stare nelle giornate di sole sulla Promenade a godermi il calore del sole perché sedici-diciotto gradi sono un autentico piacere a chi è abituato a due o tre gradi diurni, una piacevole pausa d'inverno.


Quello che mi piace vedere sono i giardini in questi giorni ci sono sia gli agrumi (le clementine, le rance, i limoni) e le prime mimose in fiore, è inverno eppure io sento già aria di primavera.


Arrivare a Nizza in treno: ricordo che dall'Italia ci sono i treni Thello che da Milano e Genova portano direttamente a Nizza.
Dormire a Nizza in piccoli hotel raffinati con giardino: Hotel Brice Garden, Hotel Windsor, Nice Garden Hotel
Mangiare a Nizza: per uno spuntino veloce non può mancare la Socca, in Liguria chiamata farinata fatta con farina di ceci il posto più tipico per degustarla è Socca du cours,,  direttamente sul Cours Saleya dove c'è il mercato, non solo socca ma anche pissaladiere, focaccia con cipolle e acciughe e torte salata o dolce d'erbette.
Ristorante Di Più una piacevole terrazza al sole per gustare pesce come il polpo grigliato, il branzino e i calamari alla griglia.
Per saperne di più: Nice Tourisme


A tutti i lettori, auguri di Buon Anno

Weekend d'inverno a Torino

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Per chi vuole passare un weekend in una delle città storiche d'Italia, dove poter unire qualche giorno di neve in Montagna, Torino si presta come meta ideale.
Da Torino le località di Sestriere e Bardonecchia sono facilmente raggiungibili sia con i mezzi pubblici con il treno.
Torino sa conquistarti con le sue proposte d'arte e cultura, una città a natura d'uomo da girare anche a piedi, la stazione di Torino Porta Nuova arriva nel centro della città.
Il Museo più importante  epiù noto di Torino è sicuramente ilMuseo Egizioche è stato rinnovato, valorizzando l'enorme patrimonio archeologico, per i cultori della Storia e in particolare dell'Egitto è una meta obbligata, come la Mole Antonelliana simbolo della città e il Museo del Cinema.
Grande curiosità la desta la Sacra Sindone, al di là dell'autenticità è la fede quello che porta a visitare il Duomo di Torino.


Pochi passi e si entra nei Musei di Palazzo Reale, al cui sala dell'Armeria Reale è nota in tutto il mondo, non di meno la Biblioteca e la Galleria Sabauda.
Sempre nel centro della città c'è il Mercato di Porta Palazzo, un mercato non solo alimentare che è il barometro dell'economia della città.
Un autentica sorpresa sono icaffè storici: Caffè Baratti, Caffè Florio, Caffè al bicerin, Caffè Torino, Caffè Mulassano, Caffe San Carlo, Caffè Platti, meritano tutti una sosta.
Non so se lo zabaione sia proprio stato inventato a Torino ma certo è che pare sia stato diffuso da questa città per merito di un frate francescano a cui le signore si lamentavano della freddezza dei mariti, questi consigliò come rimedio di preparare loro uno zabaione con uova e marsala, per "scaldare" il fisico dei mariti.
Oggi Torino è più nota per il cioccolato, tra i marchi storici troviamo Caffarel, azienda fondata nel 1826,   Baratti  & Milano fondata nel 1858 famosa per cremini e gianduiotti, rinomati anche i marchi Venchi, Peyrano e Streglio.
Una tradizione che si rinnova quella della lavorazione del cioccolato grazie ai nuovi maestri del cioccolato come Guido Gobino.
Come arrivare a Torino: in treno con Trenitalia e Italo da tutte le città d'Italia
Mangiare a Torino: Gaudenzio Vino e cucina

Dimenticare l'inverno: Camogli (Genova)

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Se tutto il mondo conosce la bellezza di Portofino a breve distanza c'è una dei borghi più belli della Liguria, senza avere le pretese delle ricercatezza di Portofino, a Camogli ci aspettano edifici alti più di dieci piani dal colore pesca, albicocca e limone che dominano il lungomare.


Alcuni edifici risalenti il XVIII secolo, sono stati gradualmente rialzati e dotati di terrazze, palazzi caratterizzati dalle finestre con persiane verdi che consentono a seconda della stagione di modulare l'ingresso della luce e del sole, quale miglior modo per scaldare le giornate d'inverno che aprire le finestre sul mare.


Camogli è semplicemente un villaggio di pescatori, Camogli in dialetto ligure, vuole dire casa delle donne, il luogo dove le mogli dei marinai piangevano aspettando il ritorno dei loro mariti.
La piccola città ebbe il suo momento di gloria nel diciassettesimo secolo, quando la Repubblica di Genova dominò il Mediterraneo. Alla tradizionale dell'attività della pesca si unì la tradizione della lavorazione delle stoffe e dei tessuti che fece la ricchezza di molte famiglie, tipiche le lavorazioni makramè a Chiavari , tombolo a Portofino , tessuti e damaschi a Lorsica , velluti a Zoagli ..


Il lungomare, che degrada dolcemente verso il porto, è il luogo di tutte le attrazioni. la vendita di pesce, di frutta e verdura locale come i carciofi, gli agrumi, le radici ma anche piccole negozi grandi come un fazzoletto che offrono prodotti fatti da loro dalle  ricette tradizionali come le verdure ripiene, la focaccia al formaggio, focaccia con cipolla, i grissini, la pasta fresca come le trofie e la pasta ripiena come i pansotti.
L'offerta di Gelato e Dintorni per assaporare una granita con veri pezzi di frutta nel ghiaccio tritato.


Il giorno del mercato è il mercoledì, il giorno degli affari ma anche dei sapori in particolare i formaggi dal classico formaggio parmigiano allo stracchino locale un formaggio cremoso.
La cosa più bella è fermarsi in spiaggia a prendere il sole oppure sedersi su un caffè all'aperto e sorseggiare una bevanda calda, sembrerà che l'inverso sia solo un ricordo.
Come arrivare a Camogli. Ci arriva direttamente la ferrovia da Genova Piazza Principe circa 50 minuti al costo di 3,60 euro due treni ogni ora.
Dove dormire a Camogli:Hotel Cenobio dei Dogi, in alternativa ci sono diversi Bed and Breakfast.
Mangiare a Camogli: Osteria da O Sigu, Ristorante Cucu a Camogli, il mio preferito direttamente sul porto Ristorante Vento Ariel 
Prossimo Appuntamenti: 14 Febbraio San Valentino a Camogli

Fiera di Sant'Orso Aosta 2018 dal 27 al 31 Gennaio

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Cresce l'attesa per la 1018° edizione della Fiera di Sant' Orso della città d'Aosta, una fiera millenaria un evento consolidato che da più anni che attira famiglie di visitatori dalle regioni limitrofi in particolare Piemonte e Lombardia e anche dalla Svizzera e dalla Francia.
La fiera vera e propria si tiene il 30 e il 31 Gennaio cioè martedì e mercoledì, con la veglia notturna tra il 30 e il 31, tutto il centro è coinvolto da Piazza dell'Arco d'Augusto a Piazza della Repubblica, dove i migliori artigiani metteranno in mostra le loro produzioni dell'intero anno.


Quest'evento celebra l'artigianato della Regione Valle d'Aosta, da quello tradizionale della lavorazione del legno per i lavori in agricoltura a quelli moderni dove le opere in legno sono delle vere e proprie rappresentazioni artistiche.


Oltre all'esposizione lungo il centro storico in Piazza Emile Chanoux vi attende l'Atelier des Metiers il Padiglione che raccoglie le migliori opere artigianali più rappresentative della regione con 88 aziende..
Personalmente negli ultimi anni ho trovato molto interessante offerta enogastronomica invito a tenere d'occhio mentre si cammina nel centro della città, i punti rosso neri per la ristorazione tipica dove vengono servite esclusivamente specialità locali come zuppa d'orzo e Castagne, la classica fonduta, souppa de Quart, la fonduta di fontina con patate, il cotechino con patate e fagioli, bollito salato con patate, Messata e salignon, Polenta Valdostana, Toma valdostana e Crostata con panna montata fresca.


Di non mancare una vista al Padiglione Gastronomico in Piazzale Plouves con un'ottima offerta di formaggi sia di latte vaccino, che di latte di pecora e di capra, c'è un ottima varietà di scelta in base alla lavorazione e stagionatura, l'incredibile pane fresco con farina bianca, pane con farina integrale e frutta secca, salumi tipici, l'olio di noce, dolce frangipane, biscotti, pane dolce con noci, torte con farina integrale noci e mele.
Per agevolare i visitatori interessati l'Ateliers des Metieres e il Padiglione Gastronomico apriranno in anticipo di 3 giorni rispetto alla Fiera vera in questo fine settimana, seguenti orari di apertura :
Sabato 27 gennaio dalle ore 10 alle ore 21; 
Domenica 28 e Lunedì 29 gennaio dalle ore 10 alle ore 19; 
Fiera di Sant'Orso invece Martedì 30 e Mercoledì 31 gennaio dalle ore 8 alle ore 19.


Arrivare ad Aosta alla Fiera di Sant'Orso in bus o pullman: dall'Italia:  Aosta è collegata con Torino, Milano, Ivrea, dalla Svizzera Martigny, dalla Francia da Chambery in Alta Savoia, (info: Autostazione tel. 0165 262027), la Savda propone Milano-Aosta si parte la mattina alle 07.15 e si arriva ad Aosta alle 9,45 a 17 euro.
Arrivare ad Aosta per la Fiera di Sant'Orso in treno: da Torino treni regionali per Aosta con cambio a Ivrea o Chivasso, il percorso dura circa 2h, al costo di 10 euro. Da Milano due cambi a Chivasso e a Ivrea ci si impiega 3h 18minuti  al costo di 16,05 euro, informazione sul sito Trenitalia.
N.B. Per quest'anno 2018 dove le proteste dello scorso anno i treni del mattino in arrivo ad Aosta tra le 6.00 e le 10.00 avranno una doppia composizione; la stessa decisione è stata presa per il convoglio straordinario che solo nei giorni 30 e 31 collegherà Chivasso con partenza 10.05 e con arrivo ad Aosta alle 11.30. Per il ritorno nel capoluogo regionale, oltre ai treni inseriti in orario a singola composizione  verrà garantito un treno straordinario a doppia composizione, con partenza da Aosta alle 16,17 e arrivo a Chivasso alle 17.55. 
Meglio che una botta in testa potremmo dire, certo è che siamo lontani da un'organizzazione green in particolare della linea ferroviaria per quanto riguarda la mobilità, anche perchè mica tutti partono da Chivasso!
Per ulteriori informazioni: Fiera di San'Orso

Dimenticare l'inverno: nei giardini d'agrumi tra Etna e il mare Ionio in Sicilia

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Gli agrumi con i loro colori delle sfumature d'arancione e giallo sono un ottimo antidoto per dimenticare di essere nella stagione più fredda dell'anno.
I giardini più belli d'agrumi da visitare in questa stagione si trovano in Sicilia in particolare sulla costa orientale della Sicilia, tra le pendici dell'Etna e il Mar Ionio dove la flora mediterranea si fonde con le specie tropicali.
Gli agrumeti in Sicilia sono ricchi di fiori e frutta quasi tutto l'anno, una particolarità sono le agrumeraie, cioè i giardino o quelle parti di un giardino che viene dedicata alla coltivazione degli agrumi per passione, per bellezza, per piacere o per studio. Si possono trovare delle ricche collezioni d'agrumi da tutto il mondo che sono riuscite facilmente ad ambientarsi al clima della Sicilia.
Questa nuova attrazione turistica dei Giardini d'agrumi si aggiunge in questa zona della Sicilia tra Catania e Siracusa famosa per i siti archeologici e lo splendore dell'architettura barocca.

Lentini (SR) il giardino del Biviere Villa Borghese

Si tratta di una dei giardini più famosi d'Italia, creato dalla principessa Miki Sanjust Borghese, che ha trasformato un terreno di pertinenza della casa in un autentico paradiso che ospita piante della tradizione mediterranea e tropicali, sarete pervasi dal profumo di agrumi e di gelsomino. Il giardino confina con l'azienda d'agrumi biologici e biodinamica di famiglia, siamo nel luogo deputato alla produzione di arance rosse IGP siciliane, circa 110 ettari coltivati ad arance rosse, arance bionde, clementini, pompelmo rosa, si possono visitare aziende a giardino insieme.
Per saperne di più: Il giardino del Biviere

Villasmundo Melilli (Sr) Contrada San Giuliano,  Giardino San Giuliano
In un contesto straordinario di 60 ettari di proprietà dei Marchesi San Giuliano, il giardino è inserito in una struttura  tardo quattrocentesca della masseria fortificata e ha preso il posto dell'immensa aia in cui un tempo si batteva il grano e si ammassavano uva e olive per la produzione di vino e olio, prima della conversione ad agrumi, nell'azienda si raccolgono 15 diverse varietà d'agrumi
Un giardino suddiviso in 4 aree, un giardino arabo con vasche di acqua e ninfee; un giardino tropicale di palme e grandi esemplari di cactus; un giardino mediterraneo che associa rose e pompelmi ed infine un giardino di aromi con, lavanda, timo, salvia, cisto, mirto.

Mascalucia (CT), Giardino di Villa Trinità
Siamo a Nord di Catania alle pendici dell'Etna, nella proprietà dei Marchesi Bonajuto.  Da sempre il terreno era dedito alla viticoltura l'agrumeto è stato inaugurato negli anni'60, interessante collezione d'agrumi del cedro al rosso intenso dell'arancia sanguinella, alle varietà più alla moda come il caviale limone (Microcitrus australasica).
La particolarità dell'agrumeto è il suono dell'acqua le tipiche "saje": un sistema tradizionale d'irrigazione d'origine araba mentre i sentieri "rasule" sono in pietra, c'è una "gebbia che raccoglie l'acqua piovana. Il giardino offre inoltre altre diverse varietà di piante orchidee, palmizi, iris e piante tropicali da frutto.
L'azienda che ospita il giardino è anche un agriturismoEtna Botanic Garden dove è possibile alloggiare.

Acireale (CT), Giardino di Villa Pennisi.
Villa Pennisi originariamente era un albergo Gran Hotel des Bains meta prediletta dell'aristocrazia  europea tra ottocento e novecento, solo dopo la Seconda Guerra Mondiale la struttura delle terme venne ceduta al comune e l'albergo venne adibito a Residenza privata dei Baroni Pennisi da Floristella.
Il parco è un oasi di pace all'interno della cittadina di Acireale, si possono distinguere storiche piante di Limone, le palme, l'Araucaria, la yucca, il Guaiabo, le Cycas, l'Jacaranda, la Chorysia e  i più familiari alberi di noce, pino marittimo e gelso.
La Villa Pennisi offre inoltre un appartamento di gran pregio per alloggiare nella villa.



Taormina (CT), Casa Cuseni
Il giardino Storico di Casa Cuseni venne realizzato da Sir Frank Brangwyn utilizzando le prospettive ed il paesaggio, quasi come se fossero elementi decorativi, dove la vista del vulcano Etna ed il Golfo di Naxos del Mar Ionio di Sicilia fossero un tutt'uno con il giardino; piante originarie dall'Africa si mescolano con le varietà d'agrumi siciliani in una singolare incredibile sinfonia di colori e profumi, un'emozione per un contesto paesaggistico senza eguali al mondo.
Casa Cuseni , divenuta Museo è anche una Maison de Charme che offre un servizio d'ospitalità di classe.

Fonte delle notizie e ispirazione del post: Grandi Giardini Italiani 

Un castello per San Valentino: Perugia, Fiè allo Sciliar, Villandro e Montalcino

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Nei racconti delle favole delle storie d'amore c'è sempre un principe e una principessa e per San Valentino in quale castello i principi soggiornano? Qualche consiglio per passare qualche giorno a partire da San Valentino e per tutta la primavera in una atmosfera molto suggestiva e romantica dotata di tutti i comfort.


Castello Monterone (PG), Perugia Umbria 
Siamo a breve distanza del centro di Perugia, sulla strada che porta ad Assisi, i primi documenti storici di questo Castello risalgono al 1200, molto probabilmente era un punto di vedetta che aveva il compiti di controllare i movimenti della valle. Più studiosi lo collegano alla Chiesa Templare di San Bevignate, tutti i documenti fanno pensare a un rapporto diretto del Castello con i Cavalieri Templari.
La struttura è stata trasformata in un piccolo albergo di charme con 18 camere, un ristorante con menù per San Valentino composto da (Cappesante, lime e zenzero frutto della passione, Ravioli di cernia, gamberi, limone e basilico, Filetto di manzo in crosta di pepi al rosso dell’Umbria, soffice di topinambur, Batticuore al cioccolato e peperoncino).
L'albergo dispone di un angolo Spa con piscina, sauna e bagno turco. Se amate le rose, consiglio di venire in primavera dove il giardino ospita duecentocinquanta piante di rose di venti diverse varietà.
Per saperne di più: Castello Monterone, strada Monteville 3 Perugia

Hotel Turm Romantik Hotel, Fiè allo Sciliar (BZ)
Siamo nel cuore dell'Alto Adige nella zona dell'Alpe di Siusi, Hotel Turm originariamente era una Torre fortificata del XIII° secolo con annessi locali di Corte di Giustizia, Casa delle Ruote e Locanda. Oggi è una delle più affascinanti e curate strutture ricettive dell'Alto Adige.
Hotel dispone di un area Wellness con piscina, sauna e trattamenti di bellezza. Da segnalare anche l'ottimo ristorante, dove è possibile trovare piatti senza glutine e senza lattosio.
D'inverno per la pratica dei sport invernali sull'Alpe di Siusi si possono praticare percorsi con le ciaspole, sci di fondo, sci alpino e snowborder.
Per saperne di più. Hotel Turm, Fiè allo Sciliar



Ansitz zum Steinboch, Villandro (BZ) Alto Adige 
Siamo in Valle Isarco, in quella strada che da Bolzano porta a Bressanone e poi al Brennero, non era raro incontrare Manieri, che avevano la funzione di posti di dogana, per il controllo del traffico e delle merci. Un Maniero storico ora diventato un albergo di charme, dotato di tutti i comfort con sauna e piscina. Molto famoso è il Gourmet Ristorante con proposte originali che tiene conto della stagionalità delle materie prime e dei prodotti del territorio.
A Villandro c'è una uno degli altopiani più grandi di tutta Europa dove d'estate si pratica trekking mentre d'inverno si pratica lo slittino e lo sci di fondo. Per gli amanti delle passeggiate a piedi, Villandro è un tappa del Sentiero del Castagno che dall'Abbazia di Novacella porta fino al Renon sopra Bolzano.
Per saperne di più: Ansitz zum Steinboch, Villandro (BZ)


Castello Banfi Il borgo, Montalcino (SI) Toscana
Siamo nel cuore della Toscana, tra i colli dipinti della Val d'Orcia nel centro vitivinicolo di Montalcino, Il Castello di Poggio alle Mura divenuto nel tempo noto come Castello Banfi una delle aziende vitivinicole più famose della Toscana, le sue origini risalgono al IX° secolo, il panorama delle colline toscane che si ammira dal castello è unico. L'Albergo è dotato di suite e camere, molto interessante i luoghi dell ristorazione per il pranzo La Taverna, dove tradizione e autenticità si danno appuntamento sotto le antiche volte, per la cena l’elegante e raffinata Sala dei Grappoli. Il Castello dispone anche di un enoteca per conoscere meglio la produzione vitivinicola dell'azienda e dei prodotti locali come il pecorino. Per gli ospiti programmi di relax  e attività outdoor come trekking e passeggiate e cavallo.
La vicinanza con Montalcino si presta alla visita del suggestivo borgo medioevale
Per saperne di più: Castello di Banfi il Borgo, Castello di Poggio alle Mura, Montalcino (SI)


Go Slow Green Guide Map

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La Festa delle Violette a Tourrettes sur Loup in Provenza il 24 e 25 Febbraio

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C'è un piccolo borgo medioevale dietro Nizza esattamente tra Grasse e Vence, che ha fatto della coltivazione delle violetta, la sua identità, la principale fonte economica e un volano per l'attrazione turistica.
La violetta appartiene alla famiglia delle violacee, l'origine di questa pianta non è chiara, si ritiene che sia stata portata in Europa da zone con un clima temperato perché è un fiore molto sensibile al freddo.
Sono convinto che venne portata dagli arabi che furono i primi a distillarne l'olio essenziale, ritenevano che il profumo della violetta potesse avere un effetto benefico sulla salute del cuore.
L'essenza della violetta venne elaborata nel convento dell'Annunciata di Parma, in onore a Maria Luigia moglie di Napoleone, cosi la coltivazione e il profumo della violetta si diffuse in tutta Europa in particolare in Provenza nella zona di Grasse, la capitale della profumeria che dista pochi km da Tourettes.
Per tutto l'800 la violetta era considerata un fiore di pregio tanto che la Regina Vittoria ordinò la coltivazione di circa 3000 vasi nelle serre del Castello di Windsor.
Nel periodo tra le due Guerre Mondiali, le coltivazioni di violette diventarono sensibili ad alcuni parassiti e nello stesso tempo arrivarono nuove essenze più esotiche che mutarono le richieste del mercato cosi l'essenza di violetta divenne sempre meno richiesta.
A Tourrettes-sur-loup le violette si erano adattate molto bene, cosi alcuni produttori decisero di continuare la coltivazione anche se le richieste del mercato non erano molto interessanti.
Negli anni '50 per fare conoscere la particolarità di questo territorio si inaugurò la prima festa delle violette che ancora oggi si ripete tutti gli anni a Febbraio, verso la fine della stagione delle violette, in quanto inizia a fiorire a Novembre e termina a Marzo / Aprile, la violetta è un fiore invernale.
La varietà di violetta coltivata è la violetta odorata Vittoria, omaggio di una nuova varietà creata da un giardiniere alla Regina del Regno Unito.
Le parti profumate si trovano sia nelle foglie che nei petali. L’olio essenziale ricavato dalle foglie è di colore verde, con un aroma forte e deciso mentre quello dei fiori è di colore giallo-verde, con un aroma floreale ricco e dolce.
Le violette vengono adoperate dagli artigiani locali per la produzione di più prodotti di profumeria e anche in pasticceria per la produzione di violette candite.
Nel paese ci sono diversi laboratori artigianali per la trasformazione della frutta locale in frutta candita, produttori di formaggi di capra bio, apicoltori, produttori di frutta e verdura biologica.

Si ringrazia © Francesca 49 per la condivisione del video sul canale you tube

A completare l'offerta della festa delle Violette ci saranno laboratori d'arte per imparare a utilizzare la violetta, il Farmer Market con i prodotti del territorio (agrumi, frutta candita, confettura, pane, focacce, biscotti, torte) e la visita al Museo la Bastide aux violette, per saperne di più sulla coltivazione e la cultura della violetta.
Arrivare a Tourrettes sur Loup in auto: siamo a 30 km da Nizza ci si dirige verso Cagnes sul mer, da qui si abbandona la costa per salire verso Vence. Da Vence si prende la strada per Grasse, il percorso dura complessivamente circa 30 minuti.
Arrivare a Tourettes sur Loup in bus: da Nizza  direttamente sulla Promenade des Anglais prendere l'autobus linea 400 per Vence, il viaggio dura 1h, poi la linea 511 Vence - Grasse, il percorso dura 15 minuti, informazioni sul sito Departement 06 bus .
Alloggiare a Tourrettes sur Loup, molto ricca l'offerta di chambres d'hotes, ho selezionato per chi vuole restare in paese con una magnifica vistaHistorie de Bastides, mentre in posizione più tranquilla ma molto affascinante Bleu Azur.
Mangiare a Tourrettes sur Loup. Un ottimo rapporto qualità prezzo al Medioeval, nel centro storico.
Corsi di cucina con i fiori: a poca distanza della Bastide aux violette, le bistrot des fleures, in collaborazione con la confiserie Florian, di tengono corsi di cucina con i fiori con lo chef Yves Terrilon, che terrà proprio un corso di cucina con le violette di Tourrettes sur Loup.




Si ringrazia © Azur Tv per la condivisione del video sul canale youtube


Festa del Limone a Mentone 2018, Fête du Citron ultimo fine settimana 1, 2, 3 e 4 Marzo

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Si chiude il prossimo fine settimana tempo permettendo, perché è nevicato anche sulle montagne della Costa Azzurra, l'85° Fête du Citron, che dopo il tema di Cinecittà e il cinema italiano nel 2016, il tema di Broadway nel 2017,  affronta il tema di Bollywood, della creatività del Cinema indiano, fino al 4 marzo 2018.
Mentone diventa un'interpretazione della Bollywood indiana attraverso gli agrumi, si balla e si canta in lingua hindi a ritmo della gioia della vita e della sua spiritualità. Un tema che ha permesso di realizzare dei decori floreali e fruttati molto colorati, sfilate abbaglianti di luci e colori.
Tutti i giorni nel giardino Biovès si può ammirare un'esposizione colorata d'agrumi ispirata dalla  bellezza della natura delle trame dei film indiani, da quelle storie piene di svolte improvvise che si svolgono all'ombra dei giardini d'agrumi e fiori gialli e arancio sotto lo sguardo impassibile delle statue degli dei.


Appuntamento il 2 Marzo  2018 sera alle 20,30 con i Giardini di Luce una passeggiata notturna nelle scenografie d'agrumi che acquisiscono una dimensione magica e fantastica sotto l'illuminazione artistica dei colori giallo, arancio e verde, dove la città sembra che si veste di una propria poesia. 
Appuntamento il 4 marzo 2018 alle 14.30 con la Sfilata dei frutti d'oro in versione bollywood.
Per tutti consiglio una visita a ingresso libero al Festival delle Orchidee e al Salone dell'artigianato dove avrete anche la possibilità di assaporare specialità mediterranee e prodotti tipici di Mentone realizzati con gli agrumi locali come il limoncello, il vino d’arancio, la limonata, orangettes e l’olio d'oliva extra vergine prodotto con le olive di Mentone, Apertura il Giovedì e Venerdì 1 e 2 Marzo dalle ore 10 alle 19, Sabato 3 Marzo dalle ore 10 alle 18 e Domenica 4 marzo dalle ore 9 alle 19.
Per gli appassionati d'agrumi consiglio una vista al Giardino di Palazzo Carnoles che ha la più grande collezione d'agrumi in Europa, 340 piante con 100 varietà diverse dal Limone al Bergamotto, dal Lime al Cedro.
Per saperne di più : 85a Fête du Citron, Mentone Turismo

Il cammino di San Francesco in Sardegna

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Il 2019 sarà l'anno del turismo lento, da quando la politica si è interessato a questo tipo di turismo, oltre che contare su valanga di contributi a pioggia come se piovesse oro, si moltiplicano le iniziative in tutta Italia, sembra che tutta l'Italia sia un cammino, tutti vogliono un cammino poco importa se è inerente alla cultura e la luogo basta che sia un cammino.
Sembra andare in questa direzione l'iniziativa della Sardegna del Cammino di San Francesco, in primo luogo perché San Francesco non ha mai messo piede in Sardegna (che io sappia) e che l'immagine di San Francesco è legata alla Regione Umbria e Lazio, dove San Francesco ha vissuto e ha lasciato testimonianza della suo passaggio e della sua fede.
Per fare il paragone è come se in si aprisse in Sicilia un cammino della Madonna di Lourdes, ma Lourdes è in Francia, oppure il cammino della Madonna di Fatima che è in Portogallo.
Le persone sono culturalmente preparate per associare un luogo dove un santo o dell'apparizione sono avvenute con la sua storia e non collocarlo diversamente.
Lo scorso anno sono stato a Cipro dove c'è il cammino di San Paolo, questo perché si racconta che San Paolo ha predicato nell'isola e convertito diversi fedeli.
Certo i frati francescani hanno aperto tutti luoghi in giro per il mondo ma per questo hanno istituito un cammino, puoi chiamarla strada dell'Ordine Francescano della Sardegna o strada dedicata a San Francesco come devozione ma rischia falsi intendimenti.
Ritengo che le città di Alghero, Bosa, Cagliari, Castelsardo, Fonni, Gesturi, Iglesias, Laconi, Luogosanto, Mores, Oristano, Pula, Sanluri e Sassari hanno molte più cose in comune di quanto si possa credere ma è all'interno della loro cultura che possono trovare le motivazione di una domanda turistica sia culturale, sia ambientale, sia spirituale per costruire un prodotto unico e riconoscibile sul mercato.
Il cammino di Francesco c'è nella Valle Reatina sono otto tappe per circa 80km, può essere un'esempio per altre strade cariche di spiritualità ma devono denominarsi con un altro nome e con altri riferimenti.
La Sardegna è magnifica ha una ricchezza spirituale, culturale e paesaggistica unica ed è su questo che deve puntare, è vero che San Francesco è il patrono d'Italia ma non per questo tutti i cammini si possono chiamare cammini di San Francesco, come non si possono fare cammini di San Francesco dal Brennero a Capo Passero.

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